Per ulteriori informazioni contattare il settore Controllo Impianti Termici di APRIE: tel 0461 497310 / email: impiantoinforma@provincia.tn.it



E’ utile ricordare alcuni elementi base circa l’installazione degli apparecchi a combustibile  solido diffusamente utilizzati per il riscaldamento degli ambienti residenziali.UNI 10683 richiede che vengano effettuate alcuni controlli prima del montaggio, in particolare va verificata l’idoneità del locale d’installazione valutando la capacità portante dei piani di appoggio e dei punti di sostegno.




Si segnala che sono aperte le iscrizioni per la terza edizione del "CORSO TECNICO SPECIALISTICO PER PROGETTISTI, INSTALLATORI E MANUTENTORI DI IMPIANTI DOMESTICI A BIOMASSA LEGNOSA". Il corso, promosso dal progetto europeo LIFE PREPAIR del quale la Provincia è partner, è gratuito e organizzato dall'Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Trento. Il corso inizierà il 12 marzo. Per il programma completo si rimanda al file allegato. Iscrizioni on line tramite il seguente link:

https://form.jotform.com/200431635409044




Venerdì 22/03 dalle 17:30 alle 19:30, presso il Palalevico, si terrà il seminario in oggetto, nell'ambito della manifestazione "A come . . .costruzioni" che si svolgerà dal 22 al 24 marzo a Levico Terme.
Al seminario parteciperanno:
  • l'ing. Gianluca Pullia dell'Agenzia per le Risorse Idriche e l'Energia (Aprie), il quale farà un intervento riguardante "Il Catasto degli impianti termici (Sire) e i controlli della Provincia sugli impianti e sulla qualità delle manutenzioni";
  • l'ing.



Online il video della prima campagna di comunicazione congiunta delle Regioni partner del progetto europeo Lifeprepair “Brucia bene la legna, non bruciarti la salute” (link al video).




Vediamo di puntualizzare un aspetto importante che è spesso tralasciato nella progettazione e realizzazione degli impianti termici civili di potenza termica nominale superiore ai 35kW.

L'allegato IX (allegato della parte quinta), parte II, paragrafo 3.5 di cui al D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 afferma:




La norma che disciplina le procedure e detta le linee guida per la manutenzione e il controllo degli impianti fumati asserviti ad apparecchi a combustibile solido e liquido fino a 3MW è la norma UNi10847 la cui ultima versione risale a marzo 2000. Le disposizioni sono valide per impianti fumari con funzionamento in depressione e sono esclusi pertanto tutti i camini a pressione positiva e quelli a servizio di impianti industriali. Questa norma è la base che ogni fumista e spazzacamino dovrebbe conoscere per eseguire la pulizia e la manutenzione delle canne fumarie a regola d'arte.




Il rapporto di controllo di efficienza energetica di tipo 1, riservato ai gruppi termici, prevede il calcolo della depressione all'interno del canale da fumo nel caso di manutenzione effettuata su apparecchi a gas a tiraggio naturale, secondo le disposizioni previste dalla norma UNi10845.




Riguardo i sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione degli apparecchi domestici a gas non maggiori di 35kW, la norma UNi7129:2008 afferma:




L'art. 2 comma I-trieces del D.Lgs. 192/2005 afferma:

Non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari ad uso residenziale ed assimilate.




E' possibile intubare un vecchio camino con un condotto per intubamento e allacciare ad esso un apparecchio domestico a gas seguendo quanto prescritto dalla norma UNi7129.

Il sistema così realizzato si compone dei seguenti elementi:

  • l'asola tecnica (il vecchio camino);
  • il condotto per intubamento nel quale sono convogliati i prodotti della combustione dell'apparecchio;
  • l' intercapedine d'aria tra l'asola tecnica e il condotto per intubamento.

La norma UNi7129-3:2008 afferma al punto 5.1:




L’art. 7 del D.M. 37/2008 disciplina la redazione della dichiarazione di conformità alla fine dei lavori per tutte le opere così come elencate nell’art. 1 del decreto medesimo (impianti di riscaldamento, impianti di adduzione del gas, canne fumarie, ecc).

Nello specifico l'art.7 comma 3 recita:




L'art. 1 del D.M. 37/2008 definisce l'ambito di applicazione del decreto medesimo. In particolar modo la lettera c) di tale articolo riporta:

c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali;




Il giorno 27 ottobre 2015 ad ore 20.30 presso il Teatro Don Bosco di Tenno (Tn), il corpo dei VVF volontari  in collaborazione con APRIE organizza una serata informativa sui seguenti argomenti:




Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso, collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenze.




Il canale da fumo è quella parte del sistema di evacuazione dei prodotti della combustione di un impianto termico che collega il generatore al camino oppure al collettore fumi. Il collettore fumi, invece è quella parte del sistema che convoglia nel camino i prodotti della combustione provenienti da più canali da fumo.




In provincia di Trento si verificano più di 200 incendi all'anno per surriscaldamento delle canne fumarie che coinvolgono puntualmente le coperture delle abitazioni con danni più o meno ingenti e in qualche occasione comportano conseguenze anche gravi per le persone che occupano le strutture.

Le cause principali sono molto spesso concomitanti:




La norma UNi10845 stabilisce i criteri per la verifica della funzionalità di sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione in esercizio, asserviti ad apparecchi alimentati a gas e per la verifica dell’idoneità di sistemi esistenti, per i quali è previsto il collegamento di apparecchi alimentati a gas. Stabilisce inoltre i criteri per:




Venerdì 24 aprile ad ore 14.30 si è svolto presso l'Associazione artigiani di Trento un seminario riservato agli associati e agli amministratori iscritti all'ANACI riguardante la sicurezza delle canne fumarie nei condomini. Si riporta in allegato la presentazione dell'ing. Daniele Biasioni.




La norma UNi7129 disciplina il posizionamento a parete dei terminali di scarico o di tiraggio degli apparecchi a gas di potenza non superiore a 35kW. In base alla potenza dell'apparecchio e alla sua tipologia (atmosferico o soffiato) la norma individua le zone di rispetto all'interno delle quali non è possibile posizionare gli scarichi dei terminali. Per esemplificare,  quest'ultimi devono rispettare le distanze da elementi sensibili come: finestre, abbaini, poggioli, angoli dell'edificio, piani di calpestio, fori di aerazione/ventilazione.




Anche in tempi recenti, molti camini o per meglio dire cavedi continuano ad essere realizzati utilizzando il vibrocemento. Tale materiale, di facile reperibilità e poco costoso, non è mai stato omologato per essere utilizzato a diretto contatto con i prodotti della combustione di qualsiasi genere di apparecchio. Molti sistemi camino hanno la camera esterna in vibrocemento, ma al loro interno si trovano appositi condotti refrattari che portano i fumi sul tetto dell'edificio in sicurezza.




Non è infrequente trovare locali caldaia attigui e separati da semplice tramezzatura ospitanti impianti domestici a gas o a gasolio a servizio di singole unità immobiliari. Se i locali non sono direttamente comunicanti (tramite porta o apertura)e hanno accessi distinti non costituiscono Centrale Termica e non sono soggetti alla regole di prevenzione incendi previste dalle norme.




Gli impianti a biomassa di potenza termica nominale superiore a 35kW devono rispettare le emissioni previste dal D.Lgs. 152/2006. In particolare  gli impianti di potenza fino a 150kW  (compreso) possono emettere polveri fino ad un massimo di 200mg/Nmc (milligrammi per normalmetrocubo).




Domanda: ho installato una caldaia a condensazione al posto della mia vecchia caldaia atmosferica. Il camino esistente è stato intubato con un condotto in plastica. L'installazione è a norma?

Risposta: è possibile realizzare un sistema intubato, ma si devono rispettare alcune prescirzioni della norma UNi7129 che si evidenziano di seguito:




Domanda: se ho un camino in cemento-amianto devo procedere con la sua sostituzione o posso utilizzarlo ugualmente?




Per l'evacuazione dei fumi di stufe, caminetti, cucine economiche e in generale di tutti gli apparecchi a combustibile solido è possibile utilizzare sistemi intubati, vale a dire un condotto in acciaio inserito all'interno del vecchio camino che si trasforma quindi in semplice cavedio. Esistono tuttavia alcune prescrizioni previste dalla pertinente norma tecnica UNi10683 che è bene sottolineare; di seguito se ne riportano 2 in particolare:




Secondo la definizione prevista dal D.Lgs. 192/2005 l'asciugatrice a gas non è considerata un impianto termico poichè non opera una climatizzazione invernale o estiva degli ambienti dove viene collocata. Pertanto tale tipologia di apparecchi a gas non rientra nell'ambito di applicazione dell'art.




Lo scarico a tetto dei generatori termici è sempre obbligatorio per apparecchi a combustibile solido. Per le caldaia e gas domestiche sono concesse delle deroghe e in alcuni casi è concesso lo scarico a parete. Di seguito si indicano i casi in cui è richiesta l'installazione di caldaia a gas della classe 5 per le emissioni di NOX:




La Comunità di Valle della Valsugana e Tesino organizza 4 serate per parlare di legna da ardere, del giusto uso della stufa, della corretta manutenzione, e di come prevenire l’inquinamento da cattive combustioni. Alla prima serata di lunedì 03 novembre e all'ultima di giovedi 13 novembre parteciparà anche APRIE con un intervento sulla convenienza dei vari combustibili.




La pulizia e il controllo dei camini allacciati ad apparecchi a combustibile solido va effettuata ogni 40 quintali di combustibile e in ogni caso almeno una volta l'anno. Lo stabilisce la Delibera di Giunta Provinciale n.




Si ricorda che sul sito Vimeo sono disponibili 12 filmati dal titolo: